12 giugno (Reuters) - I principali indici di Wall Street sono deboli sui timori per il protrarsi della guerra dei dazi tra Usa e Cina, alimentati dalla posizione dura di Washington, ma le perdite sono limitate dai dati sull’inflazione in linea con le attese, che sostengono la possibilità di un taglio dei tassi d’interesse.
I dati hanno mostrato un aumento dei prezzi al consumo dello 0,1% a maggio, in linea con le attese degli economisti interpellati da Reuters.
** Nuove preoccupazioni emergono sul fronte commerciale dopo che il presidente Donald Trump ha detto di aver sospeso l’accordo con la Cina e di non avere intenzione di proseguire con le trattative a meno che Pechino non approvi almeno quattro o cinque punti principali.
** Il comitato di politica monetaria della Fed si riunirà il 18 e il 19 giugno e i mercati hanno prezzato almeno due tagli entro la fine del 2019. I futures sui Fed fund implicano circa l’80% di possibilità di un taglio già a luglio.
** I titoli bancari, che tendono a trarre beneficio da tassi di interesse più alti, cedono lo 0,55%.
** Alle ore 17,00 italiane, il Dow Jones Industrial Average scende dello 0,16%, lo S&P 500 cede lo 0,26% e il Nasdaq Composite è in calo dello 0,56%.
** I titoli dei semiconduttori, che realizzano una consistente parte di ricavi in Cina, sono in ribasso con l’indice Philadelphia Semiconductor che cede il 2,05%.
** Ad aggiungere ulteriore pressione sui principali indici sono le perdite registrate dai big del settore petrolifero come EXXON MOBIL e CHEVRON sulla scia del crollo del prezzo del greggio di circa il 2%. L’indice del settore dell’energia cala dello 0,90%, la peggiore performance tra gli undici indici di settore dello S&P.
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