(Aggiunge commento Samsung)
MILANO, 2 febbraio (Reuters) - Il Tribunale di Milano ha ammesso la class action presentata da Altroconsumo contro Samsung Italia sostenendo che i valori di memoria dichiarati su alcuni modelli di smartphone e tablet non corrispondano al vero.
E’ quanto fa sapere in una nota l’associazione dei consumatori precisando che si tratta di “una pratica commerciale ingannevole” che ha visto i clienti acquistare prodotti “che in realtà non possedevano le caratteristiche tecniche indicate”.
Samsung Electronics Italia in una nota “esprime il proprio disaccordo” per l’ordinanza e “comunica che sta valutando la possibilità di proporre reclamo”.
“L’azienda osserva che i fatti oggetto della decisione si riferiscono esclusivamente al periodo 2009 - 2014 e solo ad un numero molto limitato di vecchi modelli”, aggiunge.
Nel dettaglio, secondo quanto riferito da Altroconsumo, si tratta di 16 modelli di smartphone e di 7 tablet acquistati tra l’agosto 2009 e il dicembre 2014 per i quali i possessori potranno chiedere “un rimborso per la pratica commerciale ingannevole” ovvero “per non aver potuto usufruire della memoria dichiarata dal produttore”.
In pratica, secondo Altroconsumo, il cliente acquistava un telefono o un tablet credendo, per esempio, di avere a disposizione una memoria da 16 GB e al primo avvio ne trovava sino al 40% in meno, in una riduzione che impediva di scaricare un numero maggiore di app, foto o video o che poteva creare difficoltà nell’aggiornare il sistema operativo.
La class action di Altroconsumo è stata avviata a marzo 2016 e finora ha raccolto 7.000 manifestazioni di interesse.
Entro metà luglio l’associazione dei consumatori dovrà presentare le adesioni e a settembre si terrà l’udienza che darà il via alla fase di merito.
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