MILANO, 7 maggio (Reuters) - La performance particolarmente debole dell’economia italiana ha naturalmente una ricaduta negativa sui saldi di finanza pubblica, la Commissione Ue non si pronuncerà però sulla conformità di Roma alle regole su deficit e debito prima del mese prossimo, con il cosiddetto ‘pacchetto di primavera’.
Lo dice alla stampa il responsabile per gli Affari economici e monetari Pierre Moscovici, illustrando le ultime stime di Bruxelles che ipotizzano per l’Italia — a politche invariate — un rapporto deficit/Pil in rialzo a 2,5% quest’anno e 3,5% il prossimo.
A fronte di una crescita limitata a 0,1% quest’anno, la Commissione prevede inoltre un ulteriore accumulo del debito pubblico.
Moscovici tiene infine a sottolineare che i Paesi a elevato deficit e debito devono proseguire nel percorso di consolidamento “nel proprio interesse”.
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