29 ottobre (Reuters) - L’azionario europeo è in flessione per la prima volta in sette sedute, penalizzato da alcune trimestrali deboli che hanno attenuato l’ottimismo attorno ai progressi nei negoziati commerciali tra Usa e Cina, in attesa del previsto taglio dei tassi da parte della Fed in settimana.
** Verso le 11,00 il paneuropeo STOXX 600 è in flessione dello 0,45%.
** L’indice di Helsinki sottoperforma con la società della carta STORA ENSO che crolla del 7,5% dopo aver annunciato un calo degli utili trimestrali e messo in guardia sulle incertezze politiche globali.
** Anche PEERS MONDI e SMURFIT KAPPA perdono terreno dopo i risultati.
** Il comparto del petrolio e del gas cede lo 0,98%, trascinato al ribasso da BP, che ha registrato un forte calo negli utili del terzo trimestre, penalizzata in particolare dal ribasso dei prezzi del greggio e da una produzione in flessione.
** A zavorrare il settore c’è anche la società di servizi petroliferi HUNTING, che perde il 3,14% sulla previsione che l’Ebitda annuale si attesti nella parte più bassa delle aspettative di mercato a causa del rallentamento del mercato di perforazione onshore negli Usa.
** Il comparto finanziario cede l’1,1%, colpito dal calo di DEUTSCHE BOERSE dopo che gli utili del terzo trimestre dell’operatore di borsa tedesco sono risultati inferiori alle attese.
** Il settore delle banche è trascinato in territorio negativo da SWEDBANK, che arretra del 4% circa dopo che le autorità finanziarie estoni hanno detto di aver aperto un caso di infrazione nei confronti della controllata estone dell’istituto di credito svedese.
** Tra le note positive, il gruppo healthcare tedesco FRESENIUS guadagna il 4,5% dopo aver battuto le attese sui ricavi grazie a vendite consistenti nei mercati emergenti e alla crescita nella sua unità di dialisi.
** Il catalizzatore per i mercati di questa settimana sarà l’incontro della Fed che dovrebbe decidere di tagliare i tassi di interesse per la terza volta quest’anno, ma l’attenzione sarà soprattutto sulle indicazioni relative alle mosse future di politica monetaria.
** “I mercati stanno prezzando al 90% un taglio dei tassi” ha detto David Madden di CMC Markets. “Non credo che lasceranno la porta aperta per un altro taglio quest’anno o all’inizio del 2020 perché ciò potrebbe creare l’aspettativa che, ogni volta che i mercati temono una recessione, sia garantito un taglio dei tassi”.