di Mark Meadows
Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Donadoni nel corso della conferenza stampa di oggi. REUTERS/Tony Gentile
BADEN, Austria (Reuters) - Il ct della nazionale Roberto Donadoni ha detto oggi che non ha alcuna intenzione di dimettersi - nonostante la sconfitta di ieri sera contro la Spagna e la conseguente eliminazione degli Azzurri dagli Europei di calcio - sostenendo che la squadra ha giocato bene.
Secondo i detrattori la nazionale italiana è apparsa senza idee ed energie in questi Europei di Austria e Svizzera, e i media italiani si aspettano che Donadoni venga esonerato dalla Figc, dando per probabile in ritorno sulla panchina azzurra di Marcello Lippi, che ha guidato la squadra a vincere i Mondiali del 2006.
Una clausola di rescissione all’interno del contratto biennale di Donadoni indica che il ct può essere esonerato entro i prossimi dieci giorni. Intanto la Federazione ha detto che sta riesaminando la sua posizione e che incontrerà Donadoni per una serie di colloqui.
“Assolutamente no”, ha detto Donadoni nel corso di una conferenza stampa rispondendo a chi gli ha chiesto se intendeva dimettersi dopo la sconfitta di ieri sera, in cui l’Italia è stata battuta ai calci di rigore.
“Non credo abbia senso parlare di dimissioni. Non mi va proprio il ragionamento. Vincendo i rigori, saremmo in trionfo. Ora invece siamo nella polvere. Non mi sembra giusto, in tutti e due i casi”, ha detto il ct.
Donadoni, che è parso rilassato, ha respinto le accuse di aver giocato la partita troppo sulla difensiva, dicendo che i suoi giocatori erano stanchi.
“Dopo una stagione dura....è difficile vedere una squadra giocare in modo spumeggiante e brillante”, ha aggiunto l’allenatore.