ROMA (Reuters) - E’ quasi terminato il conto alla rovescia sugli sconti per le circa 16 milioni di famiglie italiane che si prevede acquisteranno prodotti in saldo quest’anno, spendendo poco meno di 450 euro e incidendo per il 19,5% sul fatturato annuo del settore.
Saldi al via dal 2 gennaio: si stima spesa 450 euro a famiglia. REUTERS/Stefano Rellandini
E’ quanto stima Confcommercio, che pubblica sul suo sito web www.confcommercio.it il calendario di inizio e fine stagione di saldi in ogni regione d’Italia.
Saranno Napoli, Potenza e Trieste ad aprire il 2 gennaio, seguite da Roma, Milano e Palermo il giorno dopo, mentre a L’Aquila e ad Aosta occorrerà attendere il 10 del mese per dare il via alla caccia alle occasioni.
Facendo lievitare a quasi 7 miliardi il valore dei saldi invernali 2009, afferma Confcommercio, gli italiani spenderanno in media 173 euro a testa in abbigliamento e accessori, e potranno usufruire di notevoli sconti e ampia possibilità di scelta a causa delle vendite fiacche degli ultimi mesi.
“L’andamento fortemente negativo delle vendite autunno/inverno ha determinato elevate giacenze e quindi la disponibilità di un’offerta molto ampia”, ha detto Renato Borghi, presidente della Federazione Moda Italia aderente a Confcommercio. “Questo accompagnato a sconti che mediamente saranno attorno al 40%, ci porta a delle previsioni abbastanza ottimistiche sull’andamento dei saldi invernali 2009 pur tenendo conto di un contesto di consumi che restano ... piuttosto deboli”.
Il Movimento difesa del cittadino (Mdc), che anche quest’anno apre uno sportello di consulenza per i consumatori attraverso la e-mail stafflegale@mdc.it, avverte che esistono cinque regole da seguire per non cadere vittima di scorrettezze a opera dei commercianti.
In primo luogo, avvisa Mdc, anche se la possibilità di cambiare il capo in seguito all’acquisto generalmente è a discrezione del negoziante, il venditore è obbligato a sostituire l’articolo o eventualmente il prezzo pagato se questo risulta danneggiato o non conforme, entro un termine di due mesi. Ma è importante conservare sempre lo scontrino.
Bisogna poi fare attenzione ai finti saldi: quelli veri vengono applicati sulla merce della stagione che sta finendo, e non sui “fondi di magazzino”. Mdc suggerisce di acquistare principalmente nei negozi di fiducia e di tenere a mente che se lo sconto supera il 50%, il capo potrebbe essere eccessivamente datato.
Terzo: controllare sempre l’etichetta relativa alla composizione dei tessuti, e il cartellino, che deve obbligatoriamente riportare il prezzo di partenza, quello finale e il valore in percentuale dello sconto applicato.
La quarta regola è diffidare dei negozi che coprono le vetrine con enormi manifesti, impedendo di vedere la merce esposta. Occhio quindi ad asserzioni pubblicitarie ingannevoli o non veritiere, che tra l’altro possono costare al venditore che le pubblica multe tra i 500 e i 3.000 euro.
Infine, il pagamento: può essere effettuato con carta di credito e Pos solo se è esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la convenzione.