(riscrive con contesto, commenti) BRUXELLES/MILANO, 12 aprile (Reuters) - La produzione industriale della zona euro è risultata molto più debole delle attese a febbraio, segnalando un rallentamento della crescita economica nel blocco della valuta unica nel primo trimestre, che probabilmente tratterrà la Banca centrale europea dall'operare velocemente una normalizzazione della politica monetaria. Secondo i numeri diffusi stamane da Eurostat, la produzione industriale è scesa di 0,8% su base mensile, per un incremento di 2,9% su base annua, mentre la mediana delle attese degli economisti interpellati da Reuters in un sondaggio prospettava una crescita congiunturale di 0,1% ed un'espansione di 3,8% su base annua. Eurostat ha rivisto al rialzo i numeri relativi a gennaio, portando il calo mensile a 0,6% da 1% della prima lettura, mentre su base annua la crescita è passata a 3,7% da 2,7%. La debole lettura della produzione industriale, che vale circa il 20% del prodotto interno lordo della zona euro, è frutto di un calo generalizzato in tutti i raggruppamenti, ad eccezione dell'energia, che ha registrato un aumento mensile di 6,8% dopo -1,1% segnato in gennaio, per effetto di un'ondata di freddo con temperature più basse della media. Secondo Nicola Nobile, economista di Oxford Economics, il dato della produzione industriale "non è di buon auspicio per la crecita del Pil della zona euro, che ora ci aspettiamo sia di 0,4% nel primo trimestre, due decimi di punto in meno rispetto alla crescita trimestrale media registrata nel 2017. Dello stesso avviso Tommaso Campanella di UniCredit, che in una nota segnala come il picco del ciclo dell'industria sia stato oltreprassato e si vada verso una moderazione del ritmo di espansione del settore e dell'economia nel complesso. Campanella segnala rischi al ribasso sulla stima del Pil della zona euro nel primo trimestre, che incorporando un rimbalzo della produzione in marzo potrebbe crescere solo di 0,4% rispetto a 0,6% stimato in precedenza. In queste circostanze, sottolinea l'economista di Ing Peter Vanden Houte, "è improbabile che la politica monetaria della Banca centrale europea diventi più restrittiva. Ci aspettiamo un primo rialzo del costo del denaro a giungo dell'ano prossimo", conclude. Di seguito una tabella con lo spaccato dei dati: Industrial production % change compared with previous month Sep-17 Oct-17 Nov-17 Dec-17 Jan-18 Feb-18 EA19 Total industry -0.2 0.1 1.5 -0.1 -0.6 -0.8 Intermediate goods -0.3 0.3 0.7 1.1 -1.1 -0.8 Energy -1.2 -1.3 2.5 0.9 -5.4 6.8 Capital goods 0.1 0.4 2.7 -1.7 0.6 -3.6 Durable consumer goods 0.5 -1.7 1.7 1.6 -1.3 -2.1 Non-durable consumer goods 0.4 0.5 0.1 -0.1 0.4 -0.5 EU28 Total industry -0.1 0.2 1.2 0.0 -0.3 -0.7 Intermediate goods 0.0 0.4 0.7 1.1 -0.8 -1.0 Energy -0.8 -1.3 2.2 -0.7 -2.8 5.1 Capital goods 0.1 0.6 2.1 -1.2 0.9 -2.7 Durable consumer goods 0.6 -1.5 1.3 1.6 -0.8 -1.6 Non-durable consumer goods -0.2 0.7 0.2 0.2 0.0 -0.4 Industrial production % change compared with same month of the previous year Sep-17 Oct-17 Nov-17 Dec-17 Jan-18 Feb-18 EA19 Total industry 4.1 2.7 4.7 5.2 3.7 2.9 Intermediate goods 4.8 5.2 4.9 6.2 5.2 2.9 Energy -0.2 -2.6 -0.7 1.3 -8.9 5.7 Capital goods 6.5 1.6 9.2 7.8 8.8 2.2 Durable consumer goods 6.8 4.1 5.1 5.8 4.9 0.8 Non-durable consumer goods 1.0 4.3 -0.3 1.4 2.7 2.4 EU28 Total industry 4.3 3.2 4.5 4.7 3.7 3.1 Intermediate goods 4.8 5.4 4.8 5.8 5.3 3.1 Energy 1.1 -0.9 -0.4 0.3 -6.5 4.6 Capital goods 6.4 3.1 8.9 7.5 8.6 3.2 Durable consumer goods 6.4 3.8 4.5 5.3 5.1 1.4 Non-durable consumer goods 1.5 3.6 0.1 1.3 2.5 2.2 Economists polled by Reuters had expected a 0.1 percent month-on-month rise and a 3.8 percent year-on-year gain.