WASHINGTON, 15 novembre (Reuters) - E’ aumentato a ritmo frazionale il costo della vita negli Stati Uniti in ottobre, a riflesso del rientro del balzo segnato il mese precedente dai costi dell’energia dopo gli uragani e l’interruzione delle attività di estrazione nel Golfo del Messico. A compensare la frenata dei prezzi energetici il rialzo di affitti e settore sanità, che consente una ripresa dell’indice ‘core’.
I dati del dipartimento al Lavoro mostrano un’inflazione di 0,1% su base mensile — ben al di sotto dello 0,5% di settembre — e un tasso annuo a 2% da 2,2% del mese precedente.
I risultati sono peraltro identici al consensus raccolto da Reuters.
Nel mese di ottobre i prezzi della benzina hanno visto una flessione di 2,4% dopo il balzo di 13,1% di settembre — record da giugno 2009 da imputare al passaggio dell’uragano Harry, che ha colpito a fine agosto il Texas interrompendo le attività di estrazione di greggio.
Invariati i costi degli alimentari, cresciuti invece in settembre al ritmo di 0,5%.
Al netto di alimentari freschi ed energia, le componenti più volatili, l’inflazione di ottobre risulta pari a 0,2% su mese — da 0,1% in settembre — grazie ai rincari degli affitti, della sanità, del tabacco e di altre categorie di merci e servizi.
L’incremento dell’indice ‘core’ su base annua è di 1,8%, un decimo oltre le attese e la lettura di settembre, ferma a 1,7% per il quinto mese consecutivo.
La lieve accelerazione dell’indice ‘core’ sarà guardata con favore da Federal Reserve, che si è finora detta leggermente preoccupata di un’inflazione di fondo che non riparte.
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