MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha chiuso in ribasso di oltre l’1% sul riacuirsi del nervosismo per la tenuta del governo in un contesto di mercato reso fragile dalle tensioni per la Siria.
“La discesa è ancora una volta legata alle preoccupazioni per la tenuta del governo”, spiega un trader.
Ne fanno le spese soprattutto i finanziari e MEDIASET.
Il principale indice della borsa milanese ha chiuso in controtendenza rispetto alle principali piazze europee, che hanno recuperato sul finale e terminato in lieve rialzo.
L’azionario europeo resta tuttavia frenato dalla prospettiva di un attacco militare in Siria.
L’indice FTSE Mib ha chiuso in calo dell’1,35%, sopra i minimi. L’AllShare ha lasciato sul terreno l’1,21% e il MidCap lo 0,55%. Volumi per un controvalore di circa 1,87 miliardi di euro.
L’indice FTSEurofirst 300 è salito dello 0,2%.
* FINMECCANICA ha chiuso in rialzo del 3,58% dopo che una fonte ha detto a Reuters che è stato raggiunto un accordo di massima sulla cessione di Ansaldo Energia.
* TELECOM ITALIA ha recuperato le perdite e chiuso in calo dello 0,09%. Il titolo è stato penalizzato dalle prese di beneficio e da un taglio di target price da parte di Ubs, sottoperformando rispetto al settore a livello europeo (+1,1%).
* ENI ha chiuso in lieve ribasso.
* Finanziari in rosso. Il paniere delle banche ha perso il 2,1%. UNICREDIT ha ceduto il 2,3% e INTESA SANPAOLO l’1,5%. In fondo al listino, con ribassi oltre il 3,5%, POPOLARE EMILIA ROMAGNA, BANCO POPOLARE e MEDIOBANCA. La riapertura del cantiere sulla governance consente a POPOLARE MILANO di contenere la flessione (-0,99%).
* CAMFIN ha guadagnato il 3% sulla scia delle notizie relative ai rilievi della Consob e alle risposte di Lauro 61 sull’Opa.
* In lettera MEDIASET, sensibile alle vicende politiche italiane.
* Tra le small e mid cap, ISAGRO ha guadagnato l’1,6% dopo aver annunciato, ieri, un accordo commerciale con Syngenta.