MILANO (Reuters) - Il secondario italiano chiude con andamento misto, ma in ripresa rispetto alla mattinata, una seduta iniziata col piede sbagliato che ha visto lo spread Italia/Germania montare fino a 362 punti base, il massimo dai 366 segnati il 15 novembre 2012, e da un finale di seduta di ieri a 349 pb, livello cui si riallinea in chiusura della seduta odierna.
“Il mercato, a ridosso della chiusura pasquale, è molto illiquido, quindi basta poco a creare certi movimenti. La riduzione dello spread è un movimento correttivo dopo l’eccesso di acquisti che si era registrato sul Bund, gli investitori aggiustano il tiro e vendono carta tedesca” dice una trader.
Con le riaperture riservate agli specialisti delle aste di ieri, si è oggi chiusa la tornata dei collocamenti di fine mese. In linea con la deludente domanda vista ieri, anche oggi le richieste sono state povere.
“La domanda è stata decisamente scarsa per un nuovo titolo, la domanda sul 5 anni è stata povera, in linea con la domanda modesta di ieri. Credo sia dovuto al fatto che il ‘mood’ è un po’ attendista sul fronte politico. Gli investitori aspettano di vedere cosa accadrà a mercati chiusi per la formazione di un governo italiano” dice la trader.
Su 1,65 miliardi in offerta, sono stati richiesti e assegnati solo 700 milioni. Il nuovo quinquennale giugno 2028, riaperto per 1,2 miliardi di euro, è stato richiesto e collocato per 604 milioni, mentre il decennale maggio 2023 è stato richiesto e assegnato per soli 96 milioni a fronte di un’offerta per 450 milioni.
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