JACKSON HOLE (Reuters) - Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha affermato oggi che l’economia degli Stati Uniti è di fronte a “scoraggianti” sfide e che la ripresa del mercato del lavoro Usa sta procedendo troppo lentamente, ma non ha dato chiari segnali di un imminente, ulteriore allentamento monetario.
La banca centrale americana - ha aggiunto - agirà a seconda delle esigenze per rafforzare la ripresa economica, ma ha anche detto che si devono valutare i costi e i benefici di maggiori stimoli monetari, anche se ha accennato al fatto che i costi potrebbero essere utili.
“E’ importante raggiungere ulteriori progressi, principalmente nel mercato del lavoro. Tenendo conto delle incertezze e dei limiti dei suoi strumenti di politica monetaria, la Federal Reserve fornirà ulteriori misure di allentamento monetario come da necessità per promuovere una ripresa economica più sostenuta e supportare il miglioraramento delle condizioni deel mercato del lavoro, in un contesto di stabilità dei prezzi”, ha affermato il numero uno della Fed.
L’accenno all’allentamento di politica monetaria è stato un po’ più debole rispetto a quello espresso dopo il meeting del 31 luglio-1 agosto, quando Bernanke ha detto che avrebbe “seguito da vicino” i dati in arrivo e riflettuto se di allentare la politica monetaria ulteriormente.
Il cambiamento potrebbe riflettere sia una crescente riluttanza a intraprendere un terzo round di acquisti di titoli dopo i recenti dati economici.
Bernanke ha minimizzato i potenziali rischi derivanti da misure non convenzionali della Fed e ha sostenuto che gli acquisti di asset sono stati molto efficaci per stimolare la crescita economica e favorire la creazione di posti di lavoro. Tuttavia ha anche sottolineato che la Fed era ben consapevole dei rischi di operare in un territorio inesplorato.
In risposta alla crisi finanziaria e alla recessione del 2007-2009, la Fed ha tagliato i tassi ufficiali a zero e ha comprato circa 2.300 miliardi di dollari in titoli governativi e mutui.
L’euro e le borse Usa, inizialmente hanno pareggiato i guardagni, ma poi si sono mossi in rialzo dopo il discorso di Bernanke visto che da una parte ha lasciato la porta aperta a nuovi allentamenti monetari in futuro, dall’altra non ha dato espliciti segnali ad essi.
Il Nasdaq, dopo una prima reazione in negativo, è tornato in rialzo.
Alle 17,10 l’euro è in rialzo dello 0,9% portandosi a 1,2609 dollari, mentre l’indice del dollaro è sceso dello 0,7% a 81,102.
I prezzi dei Treasury sono saliti, con il benchmark a 10 anni in rialzo di 4/32 per un rendimento dell’1,6147%.
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