LONDRA (Reuters) - Le quotazioni sul petrolio si stabilizzano oggi dopo l’intervento della Banca centrale cinese a sostegno dell’economia del paese, ma i prezzi rimangono vicini ai minimi di sei anni e mezzo in un mercato le cui prospettive rimangono ribassiste per il contesto di sovrapproduzione.
“Il petrolio sta riprendendo un po’ di fiato mentre si cerca di capire se i mercati sono stati in ipervenduto o no”, dice Thomas Pugh, economista sulle commodity, a Capital Economics.
Secondo l’economista il mercato petrolifero al momento “sta già prezzando lo scenario peggiore per la Cina e sarei sorpreso se scendesse ancora”, dice.
Ieri sia il Brent che il greggio Usa hanno tocccato i livelli più bassi da inizio 2009, con cali fino al 6% in una sola sessione dopo le pesanti cadute dei mercati azionari.
Nel tentativo di offrire sostegno ad un’economia di cui si colgono segnali di rallentamento, la banca centrale cinese ha ridotto i tassi e il coefficiente di riserva obbligatoria.
La mossa ha contribuito ad una distensione dei mercati delle commodity ma il recupero è frenato dalla situazione di eccesso di offerta che è probabile persista nel breve periodo.
“Il trend rimane al ribasso ma in una fase incerta in cui ci sono dei tentativi di recupero”, aggiunge Robin Bieber, analista tecnico a PVM Oil Associates.
Podo dopo le 12,00 italiane il futures Brent guadagna 10 centesimi a 43,31 dollari, mentre quello Usa guadagna 7% a 39,38 dollari.
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia