MILANO (Reuters) - Con il nuovo programma di Cdp per la rinegoziazione dei prestiti, le risorse che gli Enti locali avranno la possibilità di reperire e destinare a nuovi investimenti o alla riduzione del proprio debito potranno superare i 2 miliardi di euro.
E’ quanto fa sapere Cassa depositi e prestiti in una nota spiegando che il Cda ha avviato un’operazione che riguarda i prestiti ordinari a tasso fisso di Comuni e Province che prevedano un’identità fra debitore e beneficiario, la singola posizione di debito residuo almeno pari a 10.000 euro, la scadenza dell’ammortamento successiva al 31 dicembre 2018 e che non siano rinegoziati in precedenza.
“Rientrano in questo perimetro prestiti fino a 15,5 miliardi di euro. Gli enti locali che decideranno di aderire al programma potranno, tra l’altro, estendere il periodo di rimborso dei mutui, con il reperimento di risorse stimabili complessivamente fino a 2,3 miliardi”, si legge ancora nella nota.
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