ROMA, 11 giugno (Reuters) - L’Italia avvierà con la Commissione e le autorità europee un “confronto serrato e costruttivo” per evitare la procedura d’infrazione basata sull’elevato debito pubblico.
A dirlo è il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ribadendo alla Camera che sulla base dei dati più aggiornati l’indebitamento netto nel 2019 dovrebbe attestarsi a quota 2,1 o 2,2% del Pil, grazie anche alla minore spesa rispetto alle previsioni su quota 100 e reddito di cittadinanza.
“Il governo potrà fornire stime più aggiornate a fine luglio”, quando saranno disponibili i dati sull’autotassazione, ha spiegato Tria.
In ogni caso, prosegue il ministro, “è nel nostro interesse arrivare a un compromesso e normalizzare definitivamente le condizioni del nostro mercato dei titoli di Stato, la cui solidità è fondamentale non solo per i risparmiatori e per le istituzioni ma soprattutto per una vera ripresa economica”.
(Giuseppe Fonte)
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