MILANO, 6 giugno (Reuters) - Le banche europee hanno fatto progressi nella pulizia dei loro portafogli, a quattro anni dalla fine della crisi dei debiti sovrani, ma per molti istituti resta il problema di quantità elevate di crediti problematici.
Lo dice un report dell’agenzia di rating Moody’s.
I non-performing loans (NPL) erano particolarmente elevati nel 2013 subito dopo la crisi dei debiti sovrani, quando, su un campione di 28 grandi banche, erano pari al 6% medio del totale.
Quel rapporto è calato a circa il 4%: un miglioramento significativo, anche se i progressi non sono convincenti per tutti gli istituti.
“Grandi quantità di non-performing loans sono una fonte di preoccupazione per l’autorità bancaria europea”, dice Alain Laurin, associate managing director a Moody’s. “In alcuni Paesi elevati livelli di non-performing loans potrebbero pesare sulla capacità delle banche di sostenere la crescita economica”.
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