ROMA, 10 maggio (Reuters) - Le spese per istruzione, sanità e ricerca devono essere scorporate dal calcolo del deficit/Pil che, secondo le regole europee, non deve superare il 3%.
Lo ha detto il vicempremier del M5s e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio.
“Il deficit/Pil va bene per alcune cose ma devono uscire da calcolo spese istruzione, sanità e ricerca”, ha detto Di Maio in una intervista a una trasmissione del La7.
Di Maio e l’altro vicepremier Matteo Salvini hanno detto nei giorni scorsi che, per tagliare le tasse, è possibile sforare il tetto del 3% tra indebitamento netto e crescita.
Per il 2019 il governo stima un deficit/Pil del 2,4%.
Ieri sera il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto che il fiscal compact Ue va superato perché ha effetti negativi sull’economia. Il fiscal compact prevede, tra l’altro, che i paesi molto indebitati come l’Italia debbano avere un deficit strutturale inferiore allo 0,5% del Pil.
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia